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Auteurs / Autrices :
Directeur(s) / Directrice(s) de l'ouvrage :
Luca Bani, Raul Calzoni & Thomas Persico
Nbre ou N° pages :
p. 155-171
Editeur :
Napoli: La scuola di Pitagora
Année :
2023
Revue, Collection, Ouvrage collectif :
Traduzioni, tradizioni e rivisitazioni dell’opera di Dante. In memoria di Marco Sirtori
Type de production :
Chapitre d'ouvrage
n° ISBN (ou ISSN) :
ISBN 978-88-6542-892-4 (papier) / ISBN 978-88-6542-893-1 (digital PDF)
Traduzioni, tradizioni e rivisitazioni dell’opera di Dante

Francesca Manzari,
“Then must the [translator] be merciful”. Dante Gabriel Rossetti e Ezra Pound lettori-scrittori di Dante",
Traduzioni, tradizioni e rivisitazioni dell’opera di Dante. In memoria di Marco Sirtori,
éds Luca Bani, Raul Calzoni & Thomas Persico,
Napoli, La scuola di Pitagora  (Biblioteca di sinestesie), 2023,
p. 155-171.
Open-access e-book.

Estratto

«Then must the [translator] be merciful». È una citazione modificata del Mercante di Venezia di Shakespeare. La citazione esatta sarebbe «Then must the Jew be merciful». Sono parole pronunciate da Porzia travestita in giurista, nell’atto IV, scena I. La sostituzione del termine e quindi della figura centrale della pièce di Shakespeare, l’ebreo Shylock, con il traduttore è, per gli specialisti di traduzione letteraria, un riferimento conosciuto a un testo di Jacques Derrida intitolato Qu’est-ce qu’une traduction «relevante» ?, Che cos’è una traduzione «rilevante»? nel quale il filosofo francese propone un commento del Mercante di Venezia che ci invita a considerare la pièce de Shakespeare come se fosse, in ogni suo tratto, una metafora del processo traduttivo. Nella tradizione letteraria anglosassone e angloamericana, Dante Gabriel Rossetti e Ezra Pound partecipano alla sopravvivenza di Dante. In senso benjaminiano diremmo che Rossetti e Pound partecipano al compimento dell’opera di Dante. L’articolo analizza la possibilità di considerare le letture-traduzioni di Rossetti e di Pound come Aufhebungen dell’opera di Dante.

Abstract

«Then must the [translator] be merciful». This is a modified citation from Shakespeare’s The Merchant of Venice. The exact citation would be «Then must the Jew be merciful». These are the words pronounced by Porcia dressed up as a lawyer, in Act IV, scene 1. The substitution of the terms, and therefore of the central figure of Shakespeare’s play, Shylock the Jew, for the translator is, for the specialists of literary translation, a well-known reference to a text by Jacques Derrida entitled Qu’est-ce qu’une traduction «relevante» ?, What is a «Relevant» Translation? In which the French philosopher proposes a commentary on The Merchant of Venice that invites us to consider Shakespeare’s play as if it was, in every part, a metaphor of the translating process. In the Anglo-Saxon and American tradition of literary translation, Dante Gabriel Rossetti and Ezra Pound participate to Dante’s afterlife. In the Benjaminian sense we could say that Rossetti and Pound participate to the achievement of Dante’s work. The article analyzes the possibility to consider Rossetti’s and Pound’s readings-translations as Aufhebungen of Dante’s work.